Kessie al Milan potrebbe saltare per problemi alla prostata, altro che Benalouane. Torno dal Brennero giusto in tempo per chiedere alla Rita dov’è l’olio, “nel primo ripiano del mobiletto accanto al calendario”, io guardo e non c’è, arriva lei e lo trova. Anche il terzino destro c’è sempre stato. O forse è solo fuori dal menù all you can eat. Oppure potrebbe essere il fusibile come risposta a tutto. Il Bambi invece dice che il suo terzino destro immaginario si è disegnato una macchina e se n’è andato. Sgt. Pepper intanto compie 50 anni, tra due potremo festeggiare anche noi i 50 anni dall’ultimo scudetto. Per la Rita, a differenza mia, il problema non è l’olio o il terzino destro che non si trovano, dice che si vota già in autunno e non ha niente da mettersi. La prossima settimana vado a cena su in malga a 1800, e malgrado chi mi ha invitato ci volesse andare in bicicletta, l’ho convinto che la macchina è più consona a una cena di lavoro. Sarà che mi sono assuefatto a non trovare l’olio sulla linea difensiva, adesso mi interessa solo il dopo Kalinic, non solo perché il bomber è il giocatore che più di tutti alimenta le fantasie del tifoso, ma perché negli ultimi tempi soffro particolarmente la mancanza di precisione sotto porta. Più ancora di un dislivello di 1000 metri da coprire in bicicletta. Ogni tiro che finisce fuori è come una nuova pedalata, ogni palla svirgolata è una fitta al menisco. I pali una frustata in pieno viso da una frasca. Non c’è magnesio e potassio che tenga, arrivano subito i crampi. Secondo me l’attaccante tipo deve prendere lezioni di mira dai piccioni.
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