.

.

venerdì 9 giugno 2017

La rimpatriata


Dentro le ciliegie c’è la droga, quelle tagliate meglio vengono dal Cartello di Vignola. Considerazione che esula dal calciomercato, ma che faccio perché va bene parlare di Bernardeschi, senza però ingoiare il nocciolo. Il Marasma dopo la ventilata cessione del 10 Viola sceglie lo striscione corredato di foto per urlare la propria delusione; “Quando ci venderete anche gli specchi per contestare ci arrampicheremo dove capita”. Il Bambi sembra distratto, è sempre lì a monitorare le straniere. Oltre a poppe e culi controlla che non mordano il Calippo, perché quelle le evita. Dice che sarà la primavera, ma ha la stessa voglia di trombare dele altre tre stagioni. Insomma, è stufo di svegliarsi con accanto il telecomando. E se Gaspar è a un passo come sostiene Pedullà, io divago dopo aver visto quello finalmente non più incerto della Cecilia in via Romana. Ho stentato ad avvicinarmi, forse non è lei ho pensato. No, non può essere lei senza il bastone bianco. L’ho chiamata e si è girata verso di me sorridendomi. Mi ha raccontato di essersi finta cieca per 15 anni perché si era stancata di fermarsi per strada a salutare le persone. Ora che in San Frediano non ci sono più fiorentini (evidentemente io sono considerato gobbo anche da lei) ha riacquistato la vista. Non solo, lei che li amava tanto quando arrivarono, dopo la contestazione ai Della Valle ha finalmente aperto gli occhi. Del resto anche Kekko dei Modà ha deciso di lasciare la musica per dedicarsi al cinema. A significare che è tempo di cambiamenti non solo in panchina. Il Centi ha amato la Sonia per anni fino a quando ha smesso di bere. Proprio a questo proposito vado in controtendenza, almeno per oggi non voglio pensare alla nuova Fiorentina di Pioli, Hugo e Gaspar, specie dopo aver ritrovato la Cecilia, mi volto indietro e punto tutto sulla rimpatriata (vedi foto sotto).



Nessun commento:

Posta un commento