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giovedì 15 dicembre 2016

Il segreto del Goretti


Magari sbaglia più Gonzalo ultimamente, ma sulla giostra degli errori è sempre Tomovic quello a prendere il fiocco e a vincere il giro successivo. Malgrado alcune volte non ci sia neanche salito. Mentre per il presepe il Bambi sembra aver dato retta a Red Ronnie e alla Brigliadori, non vaccinerà Gesù Bambino, e intanto avvicina ogni giorno un po’ di più i Re Magi alla Capannina di Franceschi. Ha tolto addirittura le palme per via della campagna d’odio contro l’olio e ci ha piantato della soia. Mia mamma mi telefona mentre sto andando al Brennero, un po’ il vivavoce un po’ la scarsa digeribilità dei regolamenti, sta di fatto che ha avuto qualche difficoltà a capire che stasera si ricomincia dal 28° del primo tempo, che possono giocare anche non necessariamente gli stessi che avevano giocato nella prima mezz’ora, dell’orario invece non ho saputo dare una spiegazione plausibile, nemmeno togliendo il vivavoce, così come non ho saputo aiutarla per non sbagliare più a chi fare l’elemosina vista questa moda dilagante della barba lunga. Una volta a Mules è stato anche stabilito il numero legale sotto al quale per le feste potrò evitare di giocare a tombola. E dopo il Ministro degli Esteri che non sa l’inglese, quello dell’Istruzione senza laurea, un caro amico astemio ha preso coraggio e si è iscritto a un corso FISAR per sommelier. Non vi ho mai spiegato che cosa in realtà mi leghi al Bambi oltre all’oltrarnismo, lui così apparentemente diverso, e invece mi ha conquistato con la sua infinita umiltà, malgrado l’insuccesso nella vita è sempre rimasto tale e quale. Chiudo con il Goretti che non solo si è iscritto al corso di sommelier da astemio grazie al buon esempio a provarci sempre dei nostri politici, ma che avevo considerato sempre un antipassera sanfredianina per eccellenza vista la sua permanenza fissa davanti al PC a scapito di una vita sociale praticamente assente. Poi l’altro giorno incontro la Sabrina che mi confessa di aver avuto ultimamente un’avventura proprio con lui e che è stato l’unico a trovargli il punto G con assoluta precisione e sicurezza. La cosa mi è sembrata troppo grossa, allora l’ho chiamato  e ho preteso che mi raccontasse la verità; insomma si è allenato anni e anni con il mouse rinchiuso nella sua casa di Marignolle.

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