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martedì 27 dicembre 2016

Corvino come Balù nella giungla del mercato di gennaio



Per compensare, nel 2017 non dovrebbe morire neanche l’arbitro Damato, o forse per gli artisti gli anni vanno contati come per i cani. Adesso però c’è il mercato di gennaio e c’è da capire se Kalinic si lascerà tentare dai soldi dei cinesi, c’è da capire se Cognigni d’accordo con Sousa ci presenterà Zarate come un nuovo acquisto, e se alla fine Badelj se ne andrà veramente. Si, a gennaio bisogna prendere sempre delle decisioni importanti, io lo faccio basandomi sull’istinto, mi è capitato infatti di mettermi il giubbotto, prendere le chiavi della macchina, accingermi a spegnere la televisione, poi di vedere il promo del “Il libro della giungla”. Ed è stato subito pigiama. Una ringambata tipica alla Mammana. Ma in un mondo dove dilagano i mantra motivazionali ho paura che se Kalinic rimarrà, Sousa andrà avanti fiero con il suo strano concetto di “turnover basculante”, spremendolo in partite a risultato ampiamente acquisito, e risparmiandolo in quelle dove invece è ancora incerto. Altre riflessioni; la classifica deficitaria e un allenatore che a giugno se ne andrà, confuso non solo per quanto riguarda il turnover, sperando che abbia capito almeno qual è il nome tra Felice e Natale, prima di essere ancora frainteso. L’italiano è una lingua difficile, basta una virgola e cambia il significato di una frase, dici “no basta sennò ingrasso” e ti viene risposto di mangiare e stare zitto perché non s’ingrassa da Natale a Capodanno ma da Capodanno a Natale. Intanto il Bambi che è un po’ scaramantico dopo la morte di George ha deciso di buttar via una vecchia chitarra acustica, e anche il karaoke, dice che non si sa mai. Già è preoccupato perché ha il conto al Monte dei Paschi, così quando durante le feste ha visto che persino il cugino faceva lo stronzo mentre teneva la banca al Monopoli, ha capito che le banche non possono fare il suo bene. Chiudo con le cose che non mi sono piaciute nel 2016; prima tra tutte la formazione di Genova, mentre gli Wham mi facevano cagare già da molto prima che arrivassero i Della Valle.

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