Oggi vi svelo perché amo tanto Cognigni, stesso luogo di nascita e stesso modo di parlare della nonna materna della Beatrice dalle poppe grosse. Stesso genio (stesse poppe). Si chiamava Zaira e d'estate per fare piatti più leggeri ci preparava il montone col sugo sui piatti di plastica. Se non amate Mario è solo perché non avete potuto apprezzare le madre di tutte le poppe. Anzi la nonna. Stessi consigli con i quali l'economo oggi gestisce la parte economica, e che lei usava per aiutarmi a crescere quando andavamo in vacanza a Civitanova. Mi ricordo ancora quando mi spiegava come fare per diventare quell’uomo romantico che sono oggi e che piace tanto alle donne: “l'uomo romantico te lo appoggia mentre stai cucinando”. E’ questo secondo me il vero sapore della vita, mentre il vostro modo di attaccare Cogngini mi ricorda tanto la spocchia di chi ha fatto il liceo classico in una città di provincia. Denigrate Civitanova mentre quello è un posto dove gli uomini slacciano il reggiseno con una mano sola. E malgrado ciò, nonostante la vostra indole malvagia, in quanto tifosi Viola (e solo per quello), per farvi vivere meglio vi regalerei comunque l'ottimismo dei cartelli McDonald's a 2 minuti. In modo da interrompere il tassametro dell’infelicità alimentato da frasi del tipo: “stasera sono 12 anni e mezzo che non è serata”. Questo è un editoriale che vuole rendere omaggio alla figura di Cognigni troppo spesso deriso su questo blog, malgrado abbia fatto di tutto per decantarne le virtù. Certo non mi meraviglio, anzi, mi immagino che nonostante le raccomandazioni della mamma di trovarvi una brava ragazza ne abbiate scarrozzati di troioni. Voi dite che era da cambiare Cognigni e non Pradè, io dico invece che erano da cambiare i tubi sotto Firenze e non la Costituzione (per non parlare delle buche, mentre voi tutti i giorni pensate solo ai buchi).
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