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mercoledì 25 maggio 2016

Corvo non avrai il mio scalpo (ma solo perché non ce l'ho più)


Ieri volevo intervenire anch’io nella solita polemica su Cognigni, ma poi mi sono addormentato. Già c’era il tormentone Pradè-Corvino che per fortuna è finito, ma che lascerà purtroppo spazio all’estate non in quanto tale, ma per via delle foto dei piedi che pubblicherete sui social. Quel Pradè che reputo abbia svolto un buon lavoro, ma che non fosse da premiare con il rinnovo, così come penso non fosse da premiare Rudy Guede (omicidio Meredith) che ha avuto un permesso premio di 36 ore, troppo davvero, anche se sicuramente meno di quello accordato agli assassini. Se è questo l’andazzo allora preferisco andare ad aiutare il nonno del Bambi che sono ormai tre giorni che non riesce ad uscire dalla rotonda di Porta Romana. Ora poi che torna Corvino, per rifarmi l’orecchio e riuscire a capire qualcosa di ciò che dirà, mi tocca ricominciare a vedere il Maurizio Costanzo Show, l’unico programma che ha restituito dignità ai geroglifici. Son contento che è tornato Pantaleo perché nella sua precedente esperienza aveva avuto modo di litigare con Brovarone, Guetta, Ferrara, e tanto basta. Poi valzer degli allenatori che spero vivamente possa interessare anche Prandelli in modo da fargli ritrovare il campo e abbandonare finalmente l’orto. Mentre il sessantottenne Giampiero Ventura sarà il nuovo Commissario Tecnico della nazionale, gli mancavano altri due anni di contributi. Austria mezza verde e mezza nera? Certo, Giorgio Squinzi non è mica braccino come i Della Valle, il Sassuolo ha fatto le cose in grande per festeggiare l'Europa League. Io che ho sempre amato questa proprietà malgrado i vostri avvertimenti, vorrei che apprezzaste di più questa mia maturità che viene fuori soprattutto proprio quando criticate tutto e tutti, e che grazie alla quale evito di rispondervi. Avere 50 anni suonati del resto qualche vantaggio ce l’ha. E la stessa cosa mi è successa l’altra sera quando il Bambi mi ha presentato la sua nuova fiamma che si chiama Ines, donna semplice ma capace di mettersi nuda davanti agli altri, senza il timore di essere fraintesa, di apparire fragile, di finire alla mercé di chi le sta di fronte (una che si espone insomma), ed è con quella maturità di cui sopra che ho evitato la domanda "seta ultra?" mentre le stringevo la mano.

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