Stessi punti (64) dello scorso campionato, con lo smottamento speriamo non troppo scivoloso di una posizione. Ovvero una frana verso i preliminari se il Milan ritroverà la strada per tornare a casa. Contro la Lazio una vittoria bella come la Puccini, anche se allo stesso tempo alza folate di rammarico per una stagione che dopo il girone di andata sarebbe dovuta essere solo entusiasmante. Continuerò comunque a sognare così come ho fatto stanotte sognando una tipa che voleva darmela, ma ho rifiutato dicendole "conservala per quando mi sveglio". Più di tutti mi è piaciuto Lezzerini, sarà perché mi ha ricordato tanto Pavlov, un portiere russo dai riflessi pazzeschi. E forse sarà stata la serata fortemente piovosa, insomma quel clima un po’ troppo vintage per essere metà maggio, che ha spinto la squadra a ritrovarsi e a giocare come faceva appunto a novembre. Poi i saluti doverosi vanno a Milo Klose, ma anche a Milinkovic Savic, che come Montolivo ha dimostrato la lungimiranza tipica di chi dal menù sceglie sempre le linguine all’asticella. E mentre ritrovavo certe sensazioni smarrite, pensavo a questo girone di ritorno senza luce, a quante promesse non mantenute. Quante menzogne che abbiamo dovuto accettare. Quanti "Un minuto e le porto il conto" seguiti da ore di attesa. Adesso i giocatori andranno in vacanza, non per tutti meritata, con un futuro che potrebbe essere già alle porte, i preliminari per una volta potrebbero sostituire i Testimoni di Geova. Meglio tardi che mai si addice bene invece a Vecino, che con una doppietta ha voluto festeggiare il prolungamento del contratto, a dimostrazione che si sta già lavorando per il futuro. Una speranza che ci coglie in questo lunedì mattina mentre andiamo a lavorare, insieme a una domanda: non è che con la conferma di Sousa metteranno insieme quel poco che ci manca per fare finalmente il salto? O forse lo dico solo con il cuore, del resto non è che ci capisca tanto, se è vero che a un certo punto ho creduto di poter vincere lo scudetto. Anche quando ascolto programmi radiofonici che parlano di finanza e borsa, faccio "si si" con la testa per far finta di capirci qualcosa. E infatti ancora non ho capito come sia stato possibile un rendimento così diverso nelle due fasi della stagione. Il Bambi ha una sua teoria che ho ascoltato con interesse, secondo lui infatti è stato proprio il girone di andata a generare quello di ritorno, con quel formicolio all’arto che ci prese proprio nella partita di andata contro la Lazio, insomma, lui sostiene che è brutto essere single, ma anche essere svegli da due ore senza potersi muovere perché lei ti dorme sul braccio non scherza.
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