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sabato 21 maggio 2016

Sovrastrutture

 
Pannella che era un paladino dei diritti civili è morto dopo essersi reso conto che per il terzo anno consecutivo ai tifosi Viola era stato negato lo sponsor sulla maglia. La mia paura più grande però non è il marketing all’acqua di rose o Cognigni che usa l’Acqua Velva per risparmiare, quanto invece mettere in moto la macchina dopo averla prestata alla Rita che ha lasciato l'autoradio a tutto volume. Beato chi gli basta una notizia di mercato  inventata per prendersi certe paure, e un po’ li capisco anche quando viene criticato l’organigramma troppo… troppo insomma, perché chi lo vorrebbe snellire, la panna spray la mangia direttamente sparata in bocca in piedi davanti al frigo senza ciabatte, tutto il resto sono sovrastrutture. Io mi accontento di poco si dice, mi accontenterei dei quarti posti limitandomi, insomma, non mirerei più in alto come quelli del Leicester. Meno meno, molto meno, perché se c'è gente, per darmi un tono mi fermo d'avanti all'espositore dei profilattici e fingo di acquistarli. Poi li abbandono nella zona dei surgelati. A chi mi accusa di non criticare mai i Della Valle mostro i fatti, si grida allo scandalo della maglia senza sponsor, io invece li ringrazio perché è quasi giugno e ancora non ci ha punto nemmeno una zanzara. E poi sapete che c’è? Si discute, ognuno dice la sua, e naturalmente si rimane nelle proprie posizioni per anni e anni, ma a volte bisognerebbe avere la maturità di chiudere una discussione persa con "Vabbè almeno non ho la mamma maiala come la tua". Così tutti i giorni scrivo uno sporco editoriale con la speranza di vedere se ce ne sarà mai uno senza neanche un commento di critica verso la società. Oggi finalmente ho scritto con più di una semplice speranza, perché ieri sera a cena ho visto al tavolo accanto che una ragazza ha ordinato il dolce, invece di mangiarne mezzo dal fidanzato, e non è morta.

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