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venerdì 14 agosto 2015

Ogni anno migliaia di uomini vengono ingannati da un bel culo

Quello che esce dalla sede di viale Manfredo Fanti è per molti un silenzio assordante, che ricorda quello dopo una scoreggia. Un silenzio gassoso che spinge a camuffare da pacche sulla schiena, certe spinte per fare cadere Cognigni dalla propria carica. Magari adesso dopo tanto silenzio arriverà anche l’annuncio dell’acquisto di Kalinic, e così il tifoso penserà che il peggio è passato, invece è andato solo a chiamare i rinforzi. E’ in questi giorni di bonaccia che il Bambi ripesca emozioni forti da un passato burrascoso, solo ieri davanti a una fetta di cocomero ghiacciato mi ha raccontato di quella volta che ha fatto uno scambio di coppia con un amico: lui gli diede le figurine di Aguilera e Skuhravy e l’altro quelle di Baiano e Batistuta. E’ proprio in questi momenti di latitanza della società che trova il tempo di combattere le sue vecchie battaglie più dure. Ogni anno migliaia di uomini vengono ingannati da un bel culo e poi davanti c’è una nonna come quelle che fanno ancora le conserve, e così ritira fuori la sua mitica T-shirt sdrucita “Combattiamo per uniformare facce e culi”. Io invece amo questi momenti di calma apparente, specie al mare, del resto posso stare ore a fissare un muro, immaginatevi un paio di poppe più grosse del muro. E poi si fa troppa ironia a Firenze per ciò che succede in quei trasferimenti che saltano incredibilmente per commozione. Ma le cose più strane succedono davvero. Non c’è solo Neto che dice no alla Juve. Sempre il Bambi sostiene che certi amori fanno dei giri immensi, poi non trovano parcheggio sotto casa sua e se ne vanno. E mica dà la colpa a Cognigni o a Pradè per non aver messo due seggiole e un asse di legno tra una Cinquecento e una Golf GT. Ci vuole tempo per fare le cose per bene, Picasso diceva che ci vuole molto tempo anche per diventare giovani. E a questo proposito voglio fare gli auguri a Lorella Cuccarini che ha compiuto 50 anni. Che non c’entra niente ma è una dimostrazione di come almeno io impegno il tempo in questi momenti, senza per forza dovermi sempre lamentare. Meglio aspettare un po’, datemi retta, ricordo ancora come mi trattava male la Beatrice dalle poppe grosse quando mi rinfacciava di essere venuto in 30 secondi. Hai voglia poi a rispondere che il tempo passa veloce quando ci si diverte. Andate all’Ikea e lasciate lavorare la società, che a differenza mia non soffre di eiaculazione precoce. Ma poi come ve lo devo dire che il calciomercato è cambiato, come tutto del resto, voi siete rimasti ancora al mese di ferie in agosto, alle città vuote, alla riconferma di Batistuta. Datevi pace e pensate a quanto è cambiata la stessa estate, io sono stato concepito in acqua, oggi sarebbe impossibile visto che uno dei due deve rimanere sotto l’ombrellone a custodire i cellulari. Se il vostro problema è riempire i vuoti, io quando ho un po’ di tempo mi metto il casco integrale, corro per casa sperando che le zanzare si schiantino sulla visiera. Per ora, niente come i nuovi acquisti. Come sempre c’è chi in tutto questo vede il bicchiere mezzo pieno e chi mezzo vuoto. Del resto “Guarda che luna” è un espressione romantica che mi appartiene, mentre “Guarda ch'è l'una” è solo fame.






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