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martedì 25 agosto 2015

Il mondo va alla rovescia

Per me è un errore evidente vincere due a zero in autofinanziamento contro una squadra, poi, che ha speso tanto come il Milan. Lo dico senza nessuna ironia, ma al contrario, lo giudico un errore come i pelati con la barba che vengono montati al contrario. Il mondo va alla rovescia. E infatti non è servita neanche la prima vittoria a sospendere certe manifestazioni di scetticismo nei confronti della società. Alcuni sostengono che con i vari casi Salah, Milinkovic-Savic, la saudade di Joaquin, e non ultima la temuta partenza di Vecino, la società abbia toccato così tanto il fondo che alla fine l'ha fatto venire. Mentre Bolt ha corso i 100 mt in 9.79 secondi, giusto un paio di decimi in più di quei tifosi che hanno corso dietro a tutte le voci di mercato. Sforzandomi cerco di capire anche chi trova il modo di non godere fino in fondo, perché forse è più corretto dire che ha solo un modo di godere diverso da quello più convenzionale. Intendo quelli che credono che il sesso migliore sia sporco, altrimenti non starebbero ore a farsi seghe mentali guardando donne che fanno wrestling nel fango. A chi si tormenta l’anima anche dopo una vittoria vorrei far presente che dall’altra parte ci sono realtà come quella dei tifosi milanisti che vorrebbero tagliarsi le vene davvero, ma non lo possono fare solo perché se sporcano la casa di sangue la moglie poi li ammazza. Io comunque, dopo le malefatte di Cognigni e  la febbre malarica di Pradè, sostengo che se ci fosse almeno un Nobel, o anche un premio minore per chi ha passato l'estate più di merda di tutti, la cosa avrebbe un senso. La preoccupazione di molti per questa settimana di mercato, quelli per capirsi che temono più le cessioni che i nuovi acquisti, è la stessa che mi ha confermato di aver provato il Bambi quando, disperato, suo figlio si era punto con un ago di pino. Anche se a me non sembrava così grave, specie all’indomani della vittoria sui rossoneri. Mentre per lui lo era eccome, visto che Pino era il cugino tossicodipentente. Stessa gravità riscontrata solo dopo la cessione di Savic e nella gestione delle paturnie di Joaquin. E poi tiratevi un po’ su, che almeno Cognigni non è così rintronato come Berlusconi che ha confuso Balotelli con Ibrahimovic. Capisco avere l’indole di quelli che pensano che in un universo parallelo vivono felici tutte le anime gemelle che non vogliono farsi trovare da quelli che stanno cercando l'anima gemella. Ma smettetela di volervi così male, che a quello ci pensano gli altri. Poi noto con piacere che dopo la demonizzazione di Montella, la vittoria contro il Milan spinge subito i più credenti a chiedere la beatificazione di Sousa. Si cerca cioè di mettere a frutto la vittoria proprio come fanno i procuratori dopo un’annata positiva del proprio assistito, e bussano alla porta della società per un ritocchino d’ingaggio. Un’annata però, non una partita. Io che ho apprezzato Montella, e tanto anche il lavoro di Sousa fino a questo momento, se proprio devo scegliere tra i due litiganti dico che il terzo gode. Vado sul sicuro e scelgo Ferguson. Anche se Rebecca. Perché in giornate come questa, ha le poppe a differenza di Alex, che vorrei avere anch’io da mostrare quando finisco gli argomenti.





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