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domenica 30 agosto 2015

La scusa dell'ottimista

Quello che posso dire di squisitamente tecnico in merito all’arrivo di Verdù, è che se vi capita accidentalmente di chiamare il 113, uccidete Cognigni per non passare da stupidi. E poi bisogna sempre stare attenti all’ottimista che si fa andare tutto bene, è pericoloso, può addirittura rovinarti la tua splendida giornata di merda. Il pessimista è quello realista che ti dirà che la vita è un palo nel culo, l'ottimista sempre propenso a gozzovigliare, sosterrà che però è spalmato di marmellata. Io per esempio sono di bocca buona, dalla terza in su possono fare a meno anche di truccarsi. E poi su Joaquin si fa della facile ironia, gli si imputa addirittura di aver parcheggiato la Porsche nel posto degli invalidi, quando invece in auto ha tutti i CD di Gigi D’Alessio. Lo spagnolo soffre solo perché ignora la fortuna che ha ad abitare sui Lungarni, ora che è fuori rosa può sempre comprarsi un fucile ad aria compressa e passare le giornate a sparare ai piedi dei turisti maschi che escono in ciabatte anche di sera. I momenti difficili si possono sempre superare, lo incito a non lasciarsi andare così, per consolarsi pensi a quanto mi posso essere sentito tradito io quella volta che stavo ascoltando Pat Metheny e Youtube mi ha proposto tra i video quelli di Ligabue. Fu proprio quello volta lì che smisi di farmi la barba. A me il caso Joaquin ha provocato un dilemma interno, oggi mi sveglio di notte con un interrogativo tutto sudato: le parafarmacie vendono supposte ai paraculo? Oppure la sua è tutta una messa in scena per forzare la cessione, ma non soffre veramente come vorrebbe farci credere? Per me le persone ferite davvero le riconosci subito, perché alla fine sono quelle che stanno andando al pronto soccorso. Lo spagnolo triste è grande, e dovrebbe aver capito che se una cosa non la vendono su Amazon non esiste. La felicità non la vendono su Amazon. La felicità non esiste. E proprio perché sono un ottimista ho lasciato per un attimo da una parte la triste vicenda esistenziale del recluso sui Lungarni, e mi sono tolto la grande soddisfazione di dire alla Rita che Bolt non è l'uomo più veloce del mondo. Poi rinnovo ancora l’invito agli esodati del blog, li riaccetto senza nessuna conseguenza, a meno che oltre a dimostrare la tendenza ad evadere, non emerga che non leccano nemmeno il coperchio dello yogurt una volta aperto. E poi bisognerebbe parlare anche della partita di stasera contro il Torino, importantissima per un’ottimista come me. Perché vincere alla fine è solo una scusa per parlare apertamente di scudetto. Perché l’ottimista dei giorni nostri cerca sempre una scusa buona per vedere solo il lato positivo delle cose, e se al primo appuntamento ti dice "vieni a casa mia, beviamo qualcosa", è chiaro che è solo una scusa per bere.




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