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mercoledì 19 luglio 2023

La cauzione


Ormai gestori di esuberi juventini, per protesta contro i cambiamenti climatici, e a sostegno della preparazione a livello del Cimitero del Pino, farei lo sciopero dell’aria condizionata. E per parlare del Viola Park  nessuno che parla più dell’olio di palma. Poi visto certo ottimismo compulsivo andrò a farmi leggere il futuro della stagione Viola dentro forme di taleggio stagionato 6 settimane. Così non ci resta che considerare l’agricoltura, e non per una vita più dinamica e sana, piuttosto invece per sedersi su un carro senza più bisogno di vincere niente. Esigenza di vincere che genera frustrazioni e finali perse. Magari smaltire i rifiuti juventini è segno del tempo che cambia, un segno dall’anima ambientalista e allo stesso tempo putrida, va riconosciuto, come sono lontani i tempi in cui quelle che conoscevo avevano ancora le poppe fornite dalla casa madre. La cosa bella è che malgrado una velata mancanza di ambizioni c’è ancora speranza, è successa una cosa bellissima, mentre il Bambi aspettava un tipo losco in Santo Spirito, si è avvicinato ad una ragazza, e dopo un timido saluto le ha chiesto il numero. Fatte due chiacchiere lei gliel’ha dato, e mi sa che gliel’ha dato sbagliato perché non squilla. Mentre al Viola Park sta per scattare l’operazione “Mezzogiorno di fuoco”. Noi critichiamo l’autofinanziamento solo perché da quando siamo in prigione, dove scontiamo la passione Viola, le nostre mogli pagano di tasca propria la cauzione per farci tornare a casa a sbrinare il frigo.

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