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sabato 29 luglio 2023

Dentro la bottiglia di Mezcal


Certo meglio aver giocato e perduto le due finali di coppa che l’alito di chi insegue indicazioni geografiche tipiche come la cipolla di Certaldo. E che non ci sia più la passione di una volta l’ho riscontrato dopo che ho scritto “può contenere tracce di frutta secca” sulla sabbia. Anche se ho paura che la stagione Viola possa addirittura prendere destinazione male. Per non dire che il mio sex symbol potrebbe essere diventata la disfatta di Belgrado. Come sono lontani i tempi in cui la Beatrice dalle poppe grosse conosceva solo un modo per ricambiare i sentimenti; ingoiarli. Perché i bambini nascono intelligenti, e poi c’è chi diventa tifoso Viola. La vita però gli sorriderà lo stesso anche se con la foglia di prezzemolo tra i denti. La ridondanza di metafore che mi affolla i pensieri oggi mi porta a pensare che vedrei molto bene Ceferin dentro a una bottiglia di Mezcal. L’invasione dei tatuaggi Maori in città mi fa pensare, invece, che dall’altra parte del mondo ci siano molti richiami al lampredotto sulle spalle degli indigeni del luogo. Così come alle mense di Mediacom c’è il logo dei 13 Gobbi. E per i più giovani, subito dopo il ritorno in Conference, ecco l’Infantinocidio della passione.

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