Su tante cose non ho più molto da dire, mi resta la curiosità di scoprire come mai al mare la gente non nuota più. E le due parole rimaste mi sento di spenderle in favore del caldo, grazie al quale sono spariti i frigoriferi vicino ai cassonetti. Aggiungo come si possa pensare che un’entità superiore abbia creato il mondo dimenticandosi di fare il parcheggio del Viola Park. Se resisto e non pago il riscatto a Dazn, spero nella Rita e nel blocco dei beni, le partite potranno cominciare anche da uno a zero, non importa più nemmeno che la palla sia rotonda, anzi, la luna è una palla ed il cielo è un biliardo. Si alle rotonde e no alla palla rotonda. Noi esodati dalla passione sostituiremo i filmini delle nozze con filmini porno della prima notte di nozze, ci divertiremo e mangeremo pure i popcorn. Immutabile rimane comunque una scritta su un muro di via Maffia, un pensiero raffinato, un segno della cultura popolare, una indelebile testimonianza della vivacità dello spirito fiorentino, la frase recita: “Pisa merda”. A proposito dell’operazione Arthur torna prepotentemente di attualità l’operazione disorientante di come ci hanno buggerato da piccoli quando ci raccontavano un sacco di bugie che suonavano bene tipo “un giorno capirai”. E invece alla fine solo un bel culo non mente.
Nessun commento:
Posta un commento