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martedì 14 giugno 2022

Traumi infantili


Sarà che il calcio mi sta un po’ annoiando, sarà che l’americano l’avrei preferito più interessato a comprare la Fontana di Trevi, sarà che spesso parlate di tennis, se oggi mi viene da dire che è uno sport a corto di grandi perdenti. Se non erro, e potrei facilmente farlo, che io sappia non esiste nessun tennista che abbia fatto tre finali del grande slam senza averne vinta nessuna. Per fortuna il fatto che non mi importi niente di un sacco di cose credo che alla fine mi salvi. La piaga delle opinioni su tutto. Insomma, vedo la Fiorentina più come un referendum sulla giustizia, e meno male che è cominciata la stagione estiva alla Costoli. Mi rimane la rovesciata di Osvaldo come salvaschermo del 2008. Intanto la regina Elisabetta ha appena superato per durata di regno Rama IX di Thailandia, ormai è seconda soltanto al Re Sole. In pratica ho dimenticato come si fa a lasciarsi andare alla passione Viola. L’ho dimenticato come si dimenticano gli ombrelli quando smette di piovere, come ci si dimenticano le chiavi dell’auto sul tavolo accanto alla frutta, così vado a piedi. Alla fine sarà bianco o nero, giorno o notte, caldo o freddo, o mollerò tutto o al contrario vi chiederò di portare un braccialetto elettronico per non consentirvi di scappare. Non mi preoccupo per quei bambini che non seguiranno più la Viola che avrà fatto la fine dei Cosmos, mi preoccupo  di quando ci saranno solo nonne tatuate, mi preoccupo perché ai tanti traumi infantili da Conference League bisognerà aggiungere anche quello.

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