.

.

mercoledì 29 giugno 2022

Il gemello


Quando difendevo Pioli da etichette ingenerose mi prendevano per matto, proprio come Aldo Davanzali, proprietario di Itavia, quando diceva che gli avevano abbattuto un aereo. Ma il peggio si raggiunge quando le foto dei cruscotti superano sui social quelle delle poppe. Me la sono presa quando dileggiavano Pioli, poi quando ha vinto lo scudetto se la sono presa. Qui siamo passati dall’età dell’innocenza di chi ha creduto che i soldi non sono un problema a quella degli inibitori di pompa protonica. Ma non tutto viene per nuocere, e non mi riferisco a Rocco, piuttosto a questa ondata di caldo che ci ha permesso di capire come si sente un brasato. Le giornate si stanno accorciando, ma pure Dodò lo facevo più alto, mentre temo che manchi pure il piano A. Non mi rimane, in mancanza delle grandi operazioni in entrata, di ammirare quelle persone che portano a casa le piante enormi comprate nei vivai, a piedi o sui trasporti pubblici, stringendole o tenendole in braccio come fossero cuccioli di San Bernardo. E quel che resta delle plusvalenze, come i fondi di caffè. Magari il problema è solo che devo abituarmi a questa proprietà, e purtroppo non conosco tappe di avvicinamento, come quando decisi di passare alle camicie con il colletto alla coreana e iniziai ad usare la salsa di soia. Per non esagerare, e per una cosa graduale potrei fingere di avere un gemello, e che è lui ad aspettare con ansia l’inaugurazione del Centro Sportivo. Oppure compro uno scooter a tre ruote, di fatto decidendo di non volermi integrare in questa società.

Nessun commento:

Posta un commento