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sabato 18 giugno 2022

Déjà vu


Siamo nella situazione del maschio della mantide religiosa, crediamo di sistemare la squadra con prestiti e parametri zero, così come lui non sa che lavare i piatti e portare fuori la spazzatura non risolverà la situazione. Ci fosse mai una cosa facile alla Fiorentina, e non parlo di rinnovi che è noto a tutti quanto siano poco rinnovabili, che so, magari un’intervista con le domande vere, niente affatto, ormai sono diventate tutte mission impossible alla Tom Cruise. Per questo non riescono e falliscono una dietro l’altra, al massimo una sola, per serietà e prima che qualcuno dei soliti scontenti possa obiettare che se ne hai già fatte 5 o 6 continuare a definirle “impossible” farebbe un po’ ridere. Difficoltà si, ma nulla che sorvolare in mongolfiera tutto il medio oriente non possa risolvere. Ho come la sensazione che il tifoso Viola percepisca la tristezza più triste con il ventilatore acceso. Probabilmente è un déjà vu l’autofinanziamento, o come quando sei sicuro di aver dato da mangiare al pesce quindi non glielo dai, ma in realtà ti sbagliavi e il pesce muore di fame, e hai la sensazione che pure quella situazione l’hai già vissuta con il gatto. Ormai lo sappiamo tutti che il mondo che percepiamo a tre dimensioni in realtà ne ha quattro, tutti tranne Pradè e Joe che sono fissi ai 13 Gobbi, e la quarta dimensione è il glutine. Sostanzialmente di certe mie considerazioni mi vergogno, che poi è il motivo per il quale pubblico l’editoriale la mattina molto presto quando è meno affollato. E magari anche qualcosa di più triste di questa Fiorentina di fine giugno c’è, mi viene in mente Minnie Minoprio che ha 80 anni.

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