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domenica 26 giugno 2022

Il salumiere


Talmente sono scettico su questo mercato che arrivo a dubitare anche che serva a qualcosa esserlo. O più semplicemente magari Rocco ha delegato la Corte Suprema americana ad abolire le ambizioni sportive. Non esagero a dire che tutto ciò fa sì che ci penso giù invece che su. Di positivo almeno per il Bambi c’è che grazie a loro è riuscito a sostituire il proprio nemico, anche se i carboidrati qualcosa di non proprio edificante l’avevano detta su di lui. Il nervosismo lo divora, tanto che anche il frigo si chiede cosa stia cercando dopo che lo ha aperto e richiuso per tre volte. E il corpo estraneo nel letto non erano i soliti mostri risaliti da sotto, ma solo il caricabatterie. Diciamo pure che Mandragora è il colpo di grazia, aveva già cominciato ad andare in crisi quando alla gelateria del ponte alla Carraia avevano iniziato a servirgli il gelato con le palettine ecologiche, ruvide sulla lingua, palato e labbra, al posto delle tradizionali, confortevoli e rassicuranti palette di plastica. So che il mio è un tentativo inefficace, la leggerezza non cancella certe operazioni di mercato, e purtroppo sono recidivo. Ho fatto così anche con la mia sedia di design, nera, di massello di faggio, nel senso che ci ho messo i gommini, quando quello al piano di sotto sono tre anni, come Commisso insomma, che usa il trapano per ristrutturare casa, a tempo perso. So insomma che quello che dico è vano scale, al massimo di design. Mi era venuto in mente di combattere questo autofinanziamento in attesa del rogito, con editoriali sottaciuti, ma ho temuto di passare per un salumiere introverso.

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