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martedì 21 giugno 2022

Profonda inquietudine


Intanto il Bambi insorge dopo aver letto che sarebbe Berrettini il re dell’erba, e questa è la dimostrazione che non ci sarà né pace né condizionatori. E se Di Maio rimane nel M5S perché è il modo migliore per fargliela pagare, a noi per farcela pagare rimane Kokorin. Malgrado l’autofinanziamento post dellavalliano il mio amore per la Viola non finisce, e non finirà mai, al limite cambierà sede amministrativa, nome e oggetto sociale, e se non bastasse forse sparirà dalla città per un po’ finché non si calmano le acque. Ma l’amore per la Viola non finirà. Resterà nel settore. Il Bambi mi ha sentito fare queste considerazioni e per rassicurarmi ha detto che dove c’era la palestra ora c’è un microbirrificio artigianale, per dirmi che alla fine vince sempre il bene. Gli ho risposto che nel bene ci rientra anche il non far scorrere l’acqua mentre si lava i denti. E che sballarsi con lo zampirone per le zanzare non gli toglierà il dubbio sull’esistenza di psicologi tristi, perché gli ho fatto presente che ci sono medici che si ammalano. Mentre la stessa profonda inquietudine che mi ha lasciato la non intervista di Rocco, l’ho conosciuta solo col Pinocchio di Comencini. Le musichette, il lago, l’atmosfera, mi vengono i brividi solo a pensarci. Comunque c’è voluto del gin Roku, acqua tonica, pepe rosa, lime, ghiaccio, e un rametto di rosmarino, per trovare il coraggio di chiedervi quando vi siete accorti che non succedeva mai ciò che scrivevo negli editoriali?

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