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giovedì 30 giugno 2022

Se ci volesse bene davvero


Guerre, pandemie, ondate di calore, plusvalenze folli, voglio tornare al tempo in cui credevamo che il vero dramma fosse Dertycia. Certo, subito dopo c’è la finestra,  trasposizione in edilizia del mancato riscatto di Torreira. Ci siamo talmente appiattiti che tutto ci sembra normale, anche la mancanza di un’ambizione sportiva, così tanto per cominciare un percorso finalmente virtuoso, un inizio di controtendenza, da domani cambio la mattonella su cui posare la bilancia. Altrimenti potremmo legare il riscatto di un prestito alla Lotteria Italia. Tutto ciò diventa trascendental dei tali. E c’è molto di ipotetico, mentre siamo diventati distributori automatici di terzini destri in prestito secco. E poi non è vero che gli opposti si attraggono, gli opposti si oppongono. E se lui non guarda al risultato sportivo, ci sono altissime possibilità che chi lo apprezza sia in qualche modo rimasto segnato da Cognigni. Infatti amo gli aeroporti proprio perché le regole della società non vengono applicate, lì finalmente non interessa a nessuno se mangi la pizza e bevi birra alle 8 di mattina, figurati se i soldi non sono un problema. Ma in compenso ognuno potrà rifugiarsi nel meraviglioso proverbio argentino proveniente dal tango “nessuno ci può togliere quello che abbiamo ballato”. E solo una gran pioggia potrebbe rendere interessante questo mercato. Oppure come prossima mossa più gradita un cocomero buono esagerato. Per smascherare Rocco, poi, non è che ci voglia chissà quale analisi, perché se ci amasse davvero ci porterebbe almeno alla sagra del tortello.

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