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domenica 19 luglio 2020

La partita del futuro


Le aspettative da troppo tempo disattese possono essere combattute anche senza gli ansiolitici, le attese troppo lunghe di un campionato da protagonisti hanno il potere di farti dimenticare anche cosa stessi aspettando. Il segreto è vivere la vita come se fossimo tifosi dell’Atalanta, oppure aspettare di morire per sentire qualcuno parlare bene di noi. O forse per diventare vincenti bisogna essere morsi da uno juventino. Di fatto oggi siamo come quelli alle quattro di mattina, siamo tifosi superstiti. Siamo schiavi dei risultati così come i poveri cantanti sono schiavi della rima, mentre piove sempre anche nei nostri viaggi mentali. La sfida di oggi con gli amici del Toro andrà a finire che ordinano l’acqua naturale e poi ci finiscono la gassata. Peggio di questa partita da biscotto solo il Milan allenato da un ceppicone. Quindi se penso che Ilicic non è da Fiorentina, Rebic pure mentre Muriel è grasso, colui che definisci “scemo” in cuor suo pensa che sia tu lo “scemo”, in virtù di ciò si può ragionevolmente sostenere che il mondo è popolato solo da scemi, anche perché si tende ad escludere da questa categoria quelli che la pensano come noi. La partita un po’ malinconica di oggi ci porta inevitabilmente a guardare al futuro, e così la prossima stagione scopriremo che è solo l’interno di una grattugia. Comunque no a un altro campionato fastidioso come la vocetta di Gasperini.

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