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sabato 11 luglio 2020

Il rodaggio



Il Bambi ha manifestato la voglia di uno di quei viaggi che poi torni e non sei più lo stesso. Con la speranza che non lo sia più neanche il centravanti. Quando vedo certi gol sbagliati prendo spunto per rilanciare ai miei ingegneri l’idea di una macchina che sfrutti l’energia prodotta da Cruijff che si rigira nella tomba. Di positivo in questa stagione solo Vlahovic quando aveva preso il Covid. Da qui quella stanchezza infinita delle spalle larghe che precede di poco il mistero di chi si abbassa la mascherina perché non sente. Se si perde contro il Verona mollo tutto e torno in me. Rimangono dei dubbi anche se non di formazione e nemmeno se prendere top players a fine carriera, ma dubbi estivi, almeno per la compagna del Bambi che non sa se è meglio il phon oggi o la cervicale domani. Intanto guardo le partite così come guardo la televisione spenta, in modo da poter bere Nerello Mascalese al tramonto. Poi mi chiedo se non sarebbe sufficiente invece di sostituire Iachini comprargli il parrucchino di Conte. Per quanto riguarda i lunghi intervalli di tempo tra un trofeo e l’altro sono avvantaggiato perché ho fatto il mio buon rodaggio con le m&m’s, cioccolatini colorati a forma di bottone con la lettera impressa su entrambi i lati. Ed eccoci al fattaccio che però mi ha forgiato come tifoso e permesso di aspettare lunghi periodi, così come di fare 120 vasche senza mai fermarmi; era il ‘76 quando quelle di colore rosso vennero tolte dal mercato perché si sospettava che quella colorazione fosse cancerogena. Furono sostituite dalle arancioni fino alla reintroduzione nel 1987.

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