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lunedì 27 luglio 2020

Chiffi e l'almanacco del giorno


Ormai mi sveglio così presto anche nei giorni di festa che potrei diventare uno di quelli che si alzano e vanno in piscina a nuotare. Ma ho promesso a mia mamma che non sarei mai diventato uno psicopatico. Unica cosa, a differenza di Fontana, al mattino dopo la doccia, colazione e caffè, non faccio mai un bonifico di 250.000 € a mio cognato. Per la partita posso dire che dopo l'incazzatura per quello scarsone dell’arbitro meglio guardare un Monet, rimarremo incazzati ma volete mettere? Secondo rigore che è come quando cerchi di grattare via una macchia e invece è un buco. Non c’è. E se il peggiore in campo è stato l’arbitro, peggio anche di Lirola, mi sa che è come quanto emerge da ciò che dice Fontana; quello sveglio risulta Gallera. Insomma, Iachini non è all’altezza e la squadra, arbitro o non arbitro, non tira in porta. Questo finale di campionato mi mette una malinconia giallo canarino chiuso in gabbia. Mi sono addirittura convinto che i calciatori quando si coprono la bocca con la mano parlano sempre della mancanza di turisti nelle città d'arte. Qualcuno sì, può pure essere, ma non tutti. E’ assurdo. Il Bambi ha mollato il finale di stagione ed è tornato a parlare con le sue piccole cimette d’erba resinose al riparo dagli sguardi indiscreti degli elicotteri. Ieri che era Sant’Anna pur di non seguire le polemiche dopo le porcate dell’arbitro ha preferito fare gli auguri di buon onomastico alla sua amica Anna, così stramba che scrive sempre il suo nome al contrario. Per quanto visto superficialmente all’Olimpico, questa nuova giornata sarebbe potuta cominciare con l’ottimismo di una lapide, se non fosse però che a una lettura più attenta dei fatti non emergesse che il geniale Chiffi ha voluto ricordare e rendere omaggio alla beffa più geniale mai realizzata sul pianeta Terra, ieri erano infatti 36 anni: le false teste di Modì. Proponendo il più falso rigore mai stato concesso. E dopo le teste di Modì ecco la testa di cazzo.

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