.

.

domenica 5 luglio 2020

Depistaggio pandemico


Non me ne vorranno i Viola ma come emozione forte oggi dopo i 3000 a stile scelgo il brunch da Amblé. Quelli della foto sono tre passaggi fondamentali, a Iachini il compito di trovare passaggi fondamentali alternativi per andare in porta. Tanto per non mettere le mani avanti ho detto al Bambi che c’è di peggio che perdere a Parma, di pensare alla tragedia che sarebbe stare con una come la Marcuzzi che decide di ridursi il seno. Non me la sono sentita di promettergli di vedere la partita insieme a lui, già mi ero preso l’impegno con la Rita di mangiare la frutta comprata ieri prima che vada a male. Sarà comunque una Fiorentina bellissima al quinto Etna Bianco. E per farmi perdonare la scarsa partecipazione emotiva mi farò un Viola Club sandwich. E mentre c’è chi si indigna dopo aver scoperto dal NYT i retroscena Viola, a me è successo a 58 anni dopo aver scoperto che Eta Beta non mangiava affatto naftalina ma l’hanno deciso i traduttori italiani pensando che fosse più facile così invece di spiegare cosa sono i kumquat. La mascherina legata sul gomito dove si dovrebbe starnutire è la perfetta sintesi della situazione in casa Viola prima di scendere in campo al Tardini. E se invece rivincessimo una partita dopo decreti, fasi, e il ritorno di Kouamé prenderemo spunto per scrivere "meglio tardini che mai". Poi il Bambi mi ha fatto rivedere una sua foto in cui rideva, la conoscevo bene perché la scattai io mentre faceva l’imitazione di Montella. Rimane che questa epidemia stava distogliendo l’attenzione da problemi come la gestione Della Valle e l’annullamento di Pitti dove la lana e la seta migliori erano quelle allo stand di Corvino.

Nessun commento:

Posta un commento