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sabato 25 luglio 2020

Il 27



Alla fine sul rinnovo di Pioli ci troveremo combattuti un po’ come quando ti chiedono se vuoi più bene al babbo o alla mamma. Si, Ibra è prezioso ma anche il commutatore del forno non scherza. Premetto che pratico sesso annuale, e aggiungo per fortuna, la Rita era in mutande e magliettina che stava cucinando, quando le ho dato una pacca sulle mele e sussurrato dietro l’orecchio che volevo strapparle di dosso quegli indumenti. E niente si è bruciato il pollo coi peperoni. Lo so il rischio poi è quello di concedersi alle cose che accadono, quello di farsi permeare, di farsi mettere le mani dappertutto. Di concedersi anche a quel rinnovo che ci ha tolto la poesia indurendoci fino a quando “albeggiare” significherà entrare molto presto in ufficio. Quelli che scorrono tutte le circostanze fortunate che hanno contribuito in maniera determinante a questo maledetto rinnovo, preghiamo per loro. Vi dirò una cosa controproducente, ma il Nerello Mascalese mi libera anche dagli interessi del blog, e quindi vi dico di non dire troppo di voi, di non dire bugie, di non dire parole troppo importanti, di non dire verità irrilevanti, di non dire parole affilate come “ceppicone”. Se potete, non dite malgrado questi buoni risultati del Milan siano fastidiosi come quando uno surfa e viene attaccato da uno squalo. E adesso non mi posso più fidare di certe vostre valutazioni così come non mi fido del biadesivo che costa poco. Ormai credo più a Lorella Cuccarini. Capisco le reminiscenze scolastiche, universitarie, il senso di appartenenza nell’avere un allenatore che capisce meno di noi da attaccare, però data l’età certe debolezze si dovrebbero superare. Jim Morrison, la Joplin, Hendrix e Kurt Cobain, fanno tutti parte della “maledizione del 27”, gli anni di quando sono morti. Ultima Amy Winehouse. Dopo di lei stranamente più nessuno è scomparso. La maledizione della maledizione dei 27. Nemmeno la smorfia mi ha aiutato perché il 27 è ‘O Cantero (l’orinale). Ho pensato a John Travolta che ha perso figlio e adesso moglie, ho pensato anche a Scientology, poi il pareggio del Milan decimato con l’Atalanta, ma soprattutto il rigore parato da Gigione Donnarumma è stata la goccia che ha fatto traboccare il vaso e il Seveso, e alla fine ho capito che il mistero era proprio legato a quel 27, numero scomparso nel silenzio generale dalla numerazione delle maglie dei giocatori del Milan, ma non scomparso dai loro cuori, e per il quale stanno dando l’anima.

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