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venerdì 8 marzo 2019

W le donne



Faccio finta di non sapere che un altro dei nostri allenatori preferiti vive un momento di difficoltà, sfociato poi in serata nell’esonero. Come quando facevo finta di dormire per non sentire più le ninne nanne di nonna. La notizia non mi ha colto impreparato, ero bello vigile perché stavo con carta e sestante giustappunto a tracciare la rotta. Conosco bene i percorsi che vanno dalle stelle alle stalle. Ma chi ci ha rimesso di più dalla sconfitta a Oporto è stato Dzeko che dopo lo scontro con Pepe è ancora ricoverato a Cinecittà. Il Bambi è invece a fare considerazioni amare sulla Festa della Donna che a suo dire favorisce la cena al ristorante della compagna con le amiche, in un’unica data, e nessuna possibilità che tale festa possa essere replicata in tutti i mercoledì di coppa. Secondo me l’8 marzo, a tutte le donne che lavorano andrebbe pagato festivo. Come un bonus per i calciatori. E mentre la Roma comunque decide per Ranieri, rimane l’interrogativo se decidono prima sulla TAV o su Icardi. Ho tutto molto chiaro, anche che la sconfitta di Bergamo non sia colpa del modulo, non riesco invece ad evitare di abbassare la testa quando transito con l’auto in un sottopassaggio basso. O tipo il parcheggio sotterraneo in Sant’Ambrogio quando vado da "Santarpia" o da "Vivo". Questo esonero di Di Francesco dimostra una volta di più che si comincia con il costruire barriere con l’astuccio alle elementari per non fare copiare il compagno di banco, e si finisce con il mandare via l’allenatore.

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