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sabato 9 marzo 2019

La cosa giusta


Facciamo che chi è serenamente tifoso Viola malgrado Pioli e i Della Valle lo riempiamo di mazzate. Colpirne uno per educarne cento. Una volta chiarito che il tifoso Viola è incazzato per costituzione, c’è da sottolineare anche il suo animo sensibile. Il Bambi, infatti, ieri pensava che con l’arrivo dei primi tepori primaverili, nei sottotetti, i nidi abbandonati torneranno a popolarsi di rondini, purtroppo anche dei fastidiosi cantanti latinoamericani (e qui esce ancora il suo essere tifoso h24). La sua sensibilità non può essere però messa in discussione perché anche prima di stare con l’attuale compagna, non potendo aspettare l’8 marzo per festeggiare la propria donna lo faceva tutti i mesi dell’anno grazie al calendario Pirelli. Il tifoso Viola quando le cose non vanno troppo bene come succedeva invece nel Rinascimento, deve saper essere distaccato dalla mediocrità che ha sostituito l’eccellenza, essere distaccato per apprezzare meglio la normalità del centro classifica. Come per i murales che solo da una certa distanza capisci la bellezza dell’insieme. Usare la testa. Ma non per colpire come Pepe, e nemmeno per simulare come Dzeko. La testa va usata semmai per viaggiare con la fantasia, basta stare lontani dalla linea gialla. E a proposito di giallo, la fantasia anche per pensare che non ti hanno vomitato in macchina, ma è mimosa. La fantasia, con gli occhiali appropriati, anche all’ora dell’aperitivo. Il tifoso Viola non sa solo incazzarsi, o volare con la fantasia per dimenticarsi Biraghi, sa riconoscere benissimo anche quel pessimo sapore che ha, talvolta, la cosa giusta. Come l’esonero.

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