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martedì 26 marzo 2019

Come fosse un duello



Non solo c’è la mancanza di Fiorentina ad innescare circoli viziosi nel Bambi, in mancanza di maglie Viola è subentrato il caldo sole primaverile di domenica scorsa a scatenare rimedi provvisori come vivere in spiaggia. Palliativi. E nei suoi desideri che tamponano e non risolvono la crisi sono subentrati colazione, pranzo e dormita dopo pranzo in spiaggia. Ma per mancanza di spiaggia è subentrata la depressione. Si dice che Firenze sia provinciale, poco più di un paese, e sarà anche per questo se il Bambi tra una compagna e l’altra, tra una sosta per la Nazionale e l’altra, tra la mancanza di una spiaggia e l’altra, trova la sua stessa mano a toccare il suo stesso uccello. Della serie com’è piccolo il proprio mondo. E se gli suggerisci di godersi questa primavera ti risponde che non segue le squadre giovanili. Se continua così, scontroso com’è, mi costringe a fargli presente che quando torneranno le buone maniere lo troveranno impreparato. Non che io non abbia le mia, ci sono giorni che agli occhi dolci preferisco il lampredotto. Per dirne una. Poi per protesta contro la chiusura di Wikipedia non parlerà più di argomenti di cultura generale o comunque di materie e nozioni che si studiano alla fine del primo tempo per cambiare l’andazzo di una partita nata male. Le sostituzioni decisive le lascia al tecnico. Sarà stato tutto ciò, poi mettici che il PD ha più che dimezzato i voti presi nel 2013 in Basilicata, uno sguardo accidentale sulla classifica Viola mentre cercava l’oroscopo, quando in via dell’Ardiglione, come fosse un duello, un bambino gli ha sparato con il dito e lui è morto dentro per davvero.

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