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lunedì 10 settembre 2018

Una domenica simile a un lunedì lavorativo



Quando c’è la sosta per la Nazionale il Bambi viene colpito da un raro caso di angoscia serale domenicale, che si manifesta di sabato. Per lui la partita della Fiorentina ha un elevato potere terapeutico, fuori dalla quale, le cose bellissime tornano ad essere assolutamente disgustose. Tipo un secondo dopo l’orgasmo. Senza la Viola, ai pessimisti della dismissione che gli fanno notare di essere vicini alla fine del mondo, risponde di essere andati ben oltre, senza la possibilità di vedere il Cholito, che intanto segna con la Nazionale, Chiesa, che spacca la partita contro la Polonia, e Pjaca, a formare finalmente il trio delle meraviglie. In questa domenica simile a un lunedì lavorativo, viste le telefonate intrise di fretta, anche se non terminate col classico “entro stasera”, ma con la necessità di arrivare a domenica prossima il prima possibile, sono riuscito a rimanere in ascolto, bere, sorridere e rispondere; “ci sentiamo quando mi porti la bottiglia di Fonterutoli che mi devi per la scommessa persa su Benassi. E gli ho anche detto, che invece di stare lì a rammaricarsi per la mancanza di Fiorentina, di uscire a cercare nuovi obiettivi stimolanti da abbandonare alla prima difficoltà. Di fare come i suoi quattro amici al bar della comunità, che non sono riusciti a cambiare il mondo, ma che almeno si sono fatti una famiglia proprio per superare questi momenti di difficoltà. Non sarà il massimo l’Italia di Mancini, ma è comunque meglio di quella di Toto Cutugno.

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