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domenica 16 settembre 2018

Due modi diversi di vedere la stessa partita


La Fiorentina perde ma supera l’esame giocando con la giusta personalità e concedendo poco. Arbitro peggiore in campo, Pezzella beffato da Insigne su una giocata di Milik. Peccato, ma buone sensazioni. E poi la prima sconfitta ci serve per testare il taser su Pioli. Quella prima sconfitta che fa riemergere il problema di una tifoseria che non ce la fa più. L’insofferenza nei confronti del Mister è una specie di calo degli zuccheri. Leggendo i commenti mi accorgo di come si può vedere in maniera diversa la stessa partita, come quelle coppie al cui anniversario lei si sveglia e prepara la colazione con i fiori e il bigliettino romantico, lui si sveglia, non si accorge di niente e va a fare la colazione al bar pensando a Giampaolo. Oppure tipo quando ci si ferma per fare passare un pedone, ma lui non si fida comunque e ti fa cenno di passare, tu però ormai ti sei fermato e quindi lo inviti di nuovo ad attraversare, tu insisti e lui insiste, poi finisce tutto con una grande risata e un omicidio stradale. Comunque a volte penso che non può essere così ceppicone Pioli, poi leggo tutti gli errori che gli vengono addebitati e mi sorprendo sempre. La giornata degli anticipi ci ha detto che Mario Rui non è Roberto Carlos, che Icardi è fatto dello stesso marmo del David di Michelangelo, ma soprattutto c’è stata una gran bella proiezione; “l’Inter è l’anti juve”. Un film tragicomico di Maccio Capatonda. Insomma, stamattina presto ho detto “chissenefrega” sorridendo, e Firenze mi ha fatto l’occhiolino.

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