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martedì 25 settembre 2018

Al mio via


Non sono ancora pronto a parlare male di Biraghi in pubblico. O almeno non già il martedì, maledetti anticipi, così pondero tutta la mia indignazione. Una continua lotta con il Bambi che invece sostiene che sono più pericolosi gli scatti d’entusiasmo che quelli d’ira, a prescindere dal giorno della settimana. Alla fine ci siamo accordati, che dopo Alonso, a Firenze è più facile trovare un terzino sinistro, che il ripieno nei cornetti con la marmellata del “Bar Bianchi” in piazza San Felice. Una volta Biraghi e una volta Pioli è un po’ il ciclo della vita, le castagne che cadono in autunno, i marroni in tutta la stagione, compreso ritiro estivo. A questo punto dico che possiamo arrivare al 3% di debito per ricomprare Alonso. Il messaggio positivo è che ci siamo venduti pure Versace, qualcuno ci comprerà e ci darà il meglio. A me per ora mi è sufficiente un bel caffè e una bella Fiorentina stasera. Avevo anche pensato di andare a scrivere “sei una merda” su un muro nei pressi della casa del Bambi per alimentare dubbi di comportarsi bene con la Fiorentina, ma ci passano troppo persone di lì e il tema potrebbe allargarsi anche a quelli che parlano male dei parenti. E poi ho paura delle Celere che è più cattiva di chi contesta ed è lì al Poggio Imperiale. Comunque tra un po’ tornerà l’ora solare e potremo soffrire un’ora di più a prescindere che giochi Hancko o lo scarsone. Oggi facciamo il primo esperimento interattivo; al mio via fuori tutti quelli che si lamentano di Biraghi e dentro tutti quelli che si lamentano di Pioli. Vi siete scontrati da soli eh?

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