La vicenda Salah ci deve insegnare non tanto a combattere le scritture private, pensate ad un testamento a vostro favore quanto vi farebbe ricredere, ma che è meglio affezionarsi a una mignotta che non a un calciatore. Comunque capisco bene questa necessità di criticare la nostra erba per apprezzare il colore sgargiante di quella del vicino, è un classico dell’umanità. Ho amici che se ne sono andati a vivere in posti come Brasile o Thailandia pur di scappare da Boboli, e oggi postano sui social spaccati di vita noiosa come se fossero ancora a tifare Fiorentina dal Parco delle Cascine. Oggi che non solo iniziano gli europei, ma che è un mondo dove il buongiorno si vede dal temporale che c’è fin dal mattino. Per questo sostengo che la terra è piatta, altrimenti non esisterebbero le pozzanghere. Tutti scappiamo da qualcosa, insomma, quando vado in Maremma non ci vado solo perché l’antico vaso andava salvato. Scappo dalla vostra ritrosia nei confronti della normalità. Io piuttosto che puntare sul calciomercato comincerei a considerare come giorno fortunato quello in cui non si rompe la busta della Coop. Così sarete meno legati al fair play finanziario che tanto non si può aggirare come se fosse una rotonda. Perché alla fine è solo una questione di approccio, provate a guardare la Fiorentina con gli stessi occhi con cui gli anziani guardano un cantiere. A me come tifoso Viola un po’ atipico, da un punto di vista tattico l’unica cosa che veramente m’interesserebbe capire meglio, è se continueremo a giocare con la solita fitta rete di appoggi laterali, perché ad oggi non l’ho ancora ben chiaro, e se Verdini appoggia Renzi, mentre Salvini appoggia Grillo, chi lo appoggia alla Boschi?
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