.

.

venerdì 3 giugno 2016

E' tornata la Farrow sulle maglie (grande Baiesi)



Dopo una giornata diventata splendida nel pomeriggio, ho dormito d’incanto. L’aria di Capalbio mi fa bene, così tanto che poi sono riuscito a rispettare perfettamente anche i tempi di coppia. La Rita infatti non ama relazionarsi prima del caffellatte, dunque ho atteso che lo bevesse, e solo dopo le ho detto che il latte era scaduto. Firenze intanto si divide anche sul ritorno di Corvino, un classico come lo zuccotto, tra chi è contento perché sostiene che nel settennato il maresciallo di Vernole avesse fatto i miracoli, e chi invece è a pezzi, conscio invece delle tante operazioni fallimentari che ci aspettano. Tra chi sostiene insomma che Firenze non è Lecce, e chi invece che Rui Costa sarebbe l’uomo di calcio tanto invocato, ma siccome è stato tentato da soldi sporchi di mastice e ciauscolo, non va poi così tanto bene nemmeno lui, e allora sarebbe meglio un uomo di calcio che venisse a lavorare gratis. Ma poi se venisse a lavorare solo per amore della maglia vorrebbe dire che non è buono sennò andrebbe a prendere i soldi profumati di tomaie e vingisgrassi. E poi il concetto di “miracolo” ha varie interpretazioni in una città fondamentalmente miscredente, per esempio ci sono donne che ne fanno di portentosi trasformando i sodi di carta in vestiti e scontrini, pur non essendo né Corvino e né Gesù. Personalmente non vedo tutto questo male nel ritorno di Corvino, credo che ci siano molte situazioni peggiori, tipo trovarsi su un treno che porta i ragazzi a Rimini, se non addirittura a Riccione. Il segreto per non rimanerci male se nel frattempo Cognigni continua a esistere, è fare come faccio io con la Rita: quando voglio che faccia qualcosa che voglio fare io devo farle credere che era lei a volerlo fare per prima, come è in effetti. Eppoi il consiglio che mi sento di darvi per vivere un calciomercato più sereno, è quello di non accettare 80 euro dagli sconosciuti.

Nessun commento:

Posta un commento