.

.

martedì 7 giugno 2016

Accenni d'italianizzazione



Per fortuna Cognigni mi ha salvato, alla fine me la sono cavata ascoltando le sue parole di benvenuto al nuovo Direttore Generale. gli unici concetti irrinunciabili, non certo quelli di Pantaleo. Chiaro l’input societario di italianizzare non solo la rosa, cominciando dal nuovo Direttore Sportivo Freitas, fino a Martin Jorgensen, e lo stesso Corvino che se è vero che è italiano, lo è altrettanto che non lo parla. Per combattere invece una certa monotonia dell’offesa, per etichettare il Sire di Civitanova suggerisco stamani dei sinonimi tipo: frocio, checca, busone, finocchio e culattone. Ma anche per combattere la monotonia stessa dei miei editoriali avevo deciso di scrivere una biografia. C’è qualcuno di voi che vuole morire? E così come per la conferenza stampa mi sono interessate solo le parole di Cognigni, delle amministrative mi interessa solo il dato d’affluenza a Napoli (16% degli elettori), perché di positivo c’è stato che sono arrivati tutti su un unico motorino. Altra notizia di giornata, d'ora in poi per "Primavera dell'inter" si intenderanno gli Involtini, e non vi meravigliate se non mi schiero mai contro qualcuno, a me della Fiorentina piace sempre tutto, per esempio sono vegano, vegetariano o carnivoro a seconda di quello che mi va di mangiare. Non pensate che sia un atteggiamento da perdente, non lo sono, sono solo un vincente che non non è mai riuscito a vincere. La mia filosofia è di non far capire quello che penso per evitare i problemi, faccio così anche con la vescica, cerco di non fargli capire che mi sto addormentando. Tanto sono in pochi quelli capaci di smascherare un’autoironia che è solo amarezza vestita da mignotta (per la stagione estiva anche di bianco).

Nessun commento:

Posta un commento