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mercoledì 8 giugno 2016

Il fascino di una (s)volta


L’amore per Corvino è tipico di chi rimpiange il sapore del pane e salame di una (s)volta. Di quando insomma accendevamo lo scaldabagno per farle avere l’acqua calda, in modo che poi potesse lavare i piatti. Ai tempi di De Andrè non c’era l’attenzione maniacale che c’è oggi nella scelta di un’alimentazione adatta per le relazioni ravvicinate, e allora la sentivamo canticchiare “la chiamavano Bocca di Rosa metteva cipolla sopra ogni cosa”, mentre scorreva l’acqua. L’uomo è andato avanti fino a quando la sua evoluzione si è interrotta al buffet, ecco perché si tende ad esaltare Corvino, stanchi degli happy hour e degli allevamenti intensivi, rivogliamo la tenacia che aveva la carne della coscia di pollo, così restia a staccarsi dall'osso, anche se purtroppo non basta più l’artigianato come ai tempi della Fiorentina Yé Yé, così come non esiste una legge che ci restituisca tutte le calorie delle cose che abbiamo mangiato ma che non erano buone come credevamo. Adesso paghiamo il progresso, dove per vincere come minimo ci vogliono i soldi e uno stadio di proprietà, del resto anche i telefoni con la fotocamera integrata sono stati una grande evoluzione per il voto di scambio. Non facciamo confusione quindi tra il realismo e il romanticismo, sennò ci succede come a Conte che chiama Immobile e si gira Thiago Motta. Tra le cose che mi sento di segnalarvi mentre prendete le distanze dalla definizione di “Fiorentina operaia”, e io dagli allevamenti Amadori, è la prossima uscita del numero estivo di Focus coi 10 modi per farla impazzire a letto, io sono ancora fermo al punto uno dell'edizione 2006. Intanto Ghedini ha fatto ricorso sostenendo che quello di Berlusconi è un ricovero ridicolo, e il Codacons si è già mosso per eliminare dalla prossima stagione il cartellino giallo. Superato anche quello perché ormai troppo familiare all’Inter.

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