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domenica 5 giugno 2016

Il segreto di Ines




Mal tempo e allagamenti in Europa (tranne che a Capalbio e a Civitanova) e a Studio Aperto festeggiavano proprio come voi nel girone di ritorno, quando facevate il trenino ebbri di felicità per spirito di contraddizione, solo perché avevo puntato allo scudetto. Poi è irreale al limite del surreale dare dei braccini ai Della Valle, ma chi l’ha inventata questa allegoria? Come se il T-Rex per via di quegli arti superiori sproporzionatamente corti fosse noto come uno che non offriva mai quando usciva per andare a estinguersi. Siate seri e felici almeno una volta, magari perché Mati Fernandez si è operato di menisco. Adesso sarà possibile affermare finalmente che i nostri dirigenti ci vedono lungo, altro che Benalouane, e gli hanno  rinnovato il contratto anticipando l’infortunio in Nazionale prima di perderlo sano a parametro zero. Notizie non buone invece dal fronte del Bambi e della sua relazione con Ines, una donna che se letta al contrario prometteva bene, ma si era fatto un’idea sbagliata evidentemente. Intanto aveva una taglia in meno di un seno già contenuto, e il push up venne giustificato sostenendo il peso di dover portare un nome che aveva ereditato dalla nonna materna che invece aveva una quarta abbondante. A lui pareva comunque sempre un’altra da quella che poi si è rivelata, malgrado quel segreto custodito in un reggiseno-truffa, e gliel’aveva anche detto che gli piaceva perché era semplice e delicata, apprezzamenti che al contrario la fecero infuriare “semplice lo dici a quella bagascia di tu sorella!”. Il Bambi è figlio unico. Quindi le avvisaglie c’erano state tutte, è stato lui che non le ha volute vedere, idealizzandola a dismisura come succede ancora a molti di voi con Prandelli. Da parte mia ho la coscienza a posto perché glielo feci presente subito che c’era qualcosa di troppo duro nel suo carattere, e che su quegli spigoli ci avrebbe sbattuto i mignoli dei piedi. Erano in via Sant’Agostino quando successe il fattaccio: “e allora, non mi inviti a salire da te?”, una richiesta che lo sorprese, ma ancora niente al confronto di quello che sarebbe accaduto, e così per mascherare un po' la delusione per una che si offriva così da subito mentre lui si era fatto tutta un'altra storia nella sua testa, abbozzò una qualche scusa per non passare da bischero come voi quando parlavate di dismissione: “ah sì sì, è che sono timido, non pensavo che al primo appuntam... “Saliamo cazzo, che devo cagare!”. E' a voi che invece ci vorrebbe una donna così, capireste che è necessaria tanta durezza per fare tornare i conti in casa o in società.

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