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lunedì 2 novembre 2015

Realtà crittografata

Settantatre (73) per cento di possesso palla significa attacco contro difesa. Un allenamento della fase offensiva che oggi costringe anche i più scettici a risalutare la capolista. E poi grazie alla pubblicità della Vigorsol sappiamo che anche i koala trombano più di quelli con i nasi finti e le parrucche da pagliaccio. Trentuno (31) tiri e otto (8) calcio d’angoli, no, non sto dando i numeri, tranquilli, sto solo imparando a crittografare il prossimo striscione, per rendere se possibile, ancora di più difficile comprensione quel “Mercato da pezzenti”. Il Bambi che ne conosce un paio del “Marasma”, mi ha rivelato che il prossimo lo faranno unendo i propri punti neri. Riconoscendogli comunque almeno il coraggio di dire quello che le loro donne non dicono. Con quanti sono state prima di loro. Per esempio. Mentre con il cucchiaio di Babacar c’ho mangiato il tiramisù fino in cima alla classifica. Lassù, ecco spiegato l’acquisto di Verdù. Unico giocatore su piazza utile per fare una rima a così alta quota. E quando siamo in cima, là dove la pendenza è notevole, c’è proprio bisogno del tacco di Gonzalo, o meglio, quel tacco e punta allo scudetto necessario per le ripartenze in salita senza l’uso del freno a mano e della scaramanzia. Sulla partita che dire, troppo superiori per non rischiare di pronunciare delle banalità, e se proprio devo dirle preferisco concedermene qualcuna del tipo “Io l’avevo detto”, che anche l’intelletto ha diritto ad uscire per fumarsi una sigaretta. Alla fine non è stata nemmeno la partita trappola da tanti temuta, ma quella che al contrario rafforza le ambizioni della squadra. E su questo erano stati molti meno a pronunciarsi. Mentre ebbro di felicità oggi svelo il metodo per scomporre certi giudizi sbagliati in tanti piccoli microgiudizi sbagliati, un tecnica che prendo in prestito da quella che applico sui movimenti. Infatti, anche ognuno di questi è scomponibile in centinaia di micromovimenti, soprattutto se non vuoi far sentire il rumore di una scoreggia. Che poi certi giudizi la ricordano anche molto da vicino. E a proposito del sogno che continua, oltre a non capire chi attacca Cognigni, francamente non capisco nemmeno quelli che "Dormo una mezz'oretta". In mezz'ora il mio sogno non arriva neanche al punto in cui entro nudo nello spogliatoio femminile. Altro che tricolore. Sono contento invece per l’esordio di Lezzerini, in una partita che ha visto l’esordio in serie A di due (2) portieri. Un caso davvero strano questo, soprattutto se si pensa che non tutti vogliono giocare in porta, Neto infatti è andato a Torino per evitare di farlo, mentre Umberto Tozzi ha dichiarato che sarebbe potuto diventare il quinto Beatles, ma lo avrebbero fatto giocare sempre in porta, e quindi ha deciso di no. Intanto Roma e Napoli rallentano, Ramy Abbas no, lui è già rallentato di suo, Milinkovic Savic sempre più felice della sua scelta, anche se la vicenda del sindaco Marino l’ha amareggiato, fatti che mi spingono a confessavi che mi ci sono voluti anni e autoanalisi, ma alla fine sono riuscito programmare la mia coscienza su “Se nessuno si fa male, tutto è lecito. Anche vincere lo scudetto”.


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