La foto di oggi l’ho scelta per festeggiare Rete Quattro (4) che ha compiuto ottantasei (86) anni. Prima che me lo dimenticassi, ci tenevo. Un po’ ci sono cresciuto con tutti quei cazzottoni. Picco massimo della giornata di ieri, il cannolo di Spinella in via Etnea a Catania. Come punto più basso invece, una considerazione amara di fine serata, di quelle da aeroporto delle 21,30 quando ho pensato che fondamentalmente sarei anche romantico se non venissi sempre distratto dalle cosce. Certo che fare gli auguri a Rete Quattro e non fare neanche un accenno per la ricorrenza dei morti, è stato vergognoso, quindi anche se in ritardo, il mio pensiero va oggi a tutti quelli che hanno il cellulare in riparazione. Poi mentre aspettavo l’imbarco ho visto una da lontano che correva e mi son detto "Ma che cazzo corri", poi l'ho vista da vicino e ho detto "Vai vai corri che ti fa bene". Cambiare opinione del resto è sinonimo d'intelligenza. E’ stata una giornata lontano dalla Fiorentina e dal blog, tra aranceti e arancini, poi a Floridia improvvisamente ho capito che non ci sono solo Guelfi e Ghibellini. Le persone si dividono in tre categorie, e non in due come pensavo: ottimisti, pessimisti e “Tanto prima o poi devo morire. Mi porti un altro piatto di pasta alla Norma”. E viaggiando su aerei pieni e dove non riesci ad allungare le gambe, passando dal gate quattordici (14) mi sono chiesto come mai tutta quella gente va a Bergamo di martedì sera, perché? E gomito a gomito con la gente, e con quello che dicono i comandanti degli aerei che non si capisce un cazzo, sono costretto a credere nell'amore a prima vista, ma solo per giustificare tutte quelle persone che mi stanno sul cazzo e neanche conosco. Catania mi è servita comunque a capire che ho ancora il tocco magico. Ho chiesto infatti ad una bella ragazza mora se usciva e mi ha risposto subito si. Così poi ho parcheggiato per andarmi a mangiare il cannolo da Spinella. E l’acidità di stomaco in fondo è segno che ho voluto troppo bene agli arancini. Si insomma, poca Fiorentina ieri ma in compenso tante piccole cose che hanno alimentato il mio ego. Alla fine posso dire che anche in Sicilia le donne mi cadono ai piedi solo se ho un ingegnere con me che le colpisce alla nuca. Sull’Etna c’è la neve, la Juve stava perdendo uno (1) a zero (0), e per finire con un pensiero di calcio, dico a quelli che stanno accanto a me e che pensano ad alta voce a quanto sono duri certi gironi di Champion, dico di pensare a quelli sempre accanto a me ma sulla sinistra invece che sulla destra, e che di martedì sera devono affrontare un volo Catania - Firenze con la ragazza gelosa, la suocera coi baffi della ragazza gelosa, e con tanta, tanta passera intorno da non sapere dove guardare.
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