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venerdì 13 novembre 2015

Ognuno ha le sue

Se Montella va alla Samp come sembra, sono contento. E anche un po’ curioso di vedere se riuscirà a fare bene come a Firenze. Me lo auguro. La partita contro i doriani, esattamente tra un girone, avrà un sapore tutto particolare. Se poi incassiamo davvero anche i 2,5 milioni (i vecchi 5 miliardi di lire!!) di clausola, spero proprio che al Marasma venga l’ispirazione per un nuovo striscione tipo “Clausola rescissoria da pezzenti”. E Firenze è naturalmente divisa sul ritorno di Vincenzo su una panchina del nostro campionato. Non più due fazioni datate come i Guelfi e i Ghibellini, ma due categorie più attuali. Quelle chinate sullo smartphone, e quelle con la batteria scarica. Ieri sera ho chiamato casa, e con la Rita abbiamo deciso di continuare a dare l'otto per mille alla chiesa, perché è giusto che i nostri soldi se li sputtanino tutti, e non solo i politici. E poi rubare in chiesa è sempre stato facile, a maggior ragione se sei un prete juventino. Adesso mi aspetto che dopo Bertone e l'abate di Montecassino, Frizzi si fotta i soldi di Telethon. Perché non a caso è stato sposato con Rita dalla Chiesa. Oggi rientro a casa, consegnati tutti gli impianti, in un cantiere (Lotto Laino-Campotenese) 24 mesi in anticipo sul cronoprogramma. Lo dico perché in Italia si parla sempre male di tutto, mentre gli ultimi 20 km di lavori sulla Salerno-Reggio Calabria sono un vanto. A maggio un tifoso Viola di Mormanno può venire a festeggiare lo scudetto a Firenze in meno di 6 ore. O se preferisce può venire anche solo per contestare Cognigni. Non importa se per questo non apparirò un disfattista come chi gridava al ridimensionamento. Sono abituato. Tanto l’'ultima volta che mi sono sentito davvero compreso è stato quando ho scritto una lista di nomi, e ci ho messo dentro anche il mio. Ognuno ha le sue. Il Bambi da quando è tornato single, mi ha detto che riesce a lasciarsi andare, e quindi si sente un po' Trinità, per esempio, ogni volta che dopo la doccia indossa il pigiama che porta da una settimana. Il Salucci invece, con l’arrivo dell’inverno, per affrontare il rischio del buio che rende difficile il riconoscimento dei figli fuori dalla scuola, la mattina li cosparge di aringhe e si affida all'olfatto. Ognuno ha le sue. Anche da un punto di vista estetico ci sono modi diversi di proporsi. C'è infatti chi si mette le parrucche e i nasi da pagliaccio, e nel fare gli auguri per gli ottanta anni di Delon, scegliendo una sua vecchia foto, mi viene da dire “Intanto voi continuate a farvi crescere la barba”.


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