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venerdì 15 settembre 2023

Umidità e fichi


I fichi con il Roquefort potrebbero rappresentare la vittoria sul Gasp, l’umidità il passo falso. Del resto la vittoria contro l'odiato allenatore della Dea è una fatto di chimica, e se nel retro (guardia) vedi troppe scritte come “E231”, “E150”, “E-qualcosa”, sarà meglio pensare subito alla prossima. Ci rimarrà comunque il dubbio se rischiare due anni di galera per non aver mandato i figli a scuola o tentare una rapina al portavalori per comprare i libri. Firenze è come sempre divisa. Mentre dopo l’infortunio ci si comincia a chiedere se il contratto di Mina è stato stipulato in quel lurido bar di Caracas. In attesa di sapere se odiare Gasperini ancora di più, in attesa che Mina recuperi, in attesa di una nuova e inattesa presenza di Snappo, mi sono posto il problema delle edicole che stanno chiudendo. Non è concepibile accettare inermi la loro sparizione senza pensare di trasformarle almeno in isole della meraviglia, così ho immaginato di farne un sorta di friggitorie postmoderne, campane di vetro insonorizzate per isolamento dal mondo, circoli di fantascienza estrema, uffici noleggio di scarpe sinistre. In alcune di queste nuove postazioni urbane metterei i veri tifosi Viola a promulgare la parola della curva raccontando che le storie di successo ci deprimono. Qualcuno a dire che l’unico vero amore è col pasticcere, altri a dire che preferiscono il vignaiolo. Altri ancora a enfatizzare le plusvalenze. Uno solo, forse quello in piazza della Repubblica sotto i portici (No Chiosco degli Sportivi) l’unico di matrice filosofica, e come antidoto alle croniche nevrosi del tifoso Viola potrebbe esporre il messaggio “M’importa una sega”.

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