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lunedì 9 gennaio 2023

Qualcosa di casa


Fine settimana che oltre ai tre punti è servito a iniziare le pratiche per l’adozione dell’albero di Natale. Mentre ho letto degli insetti, quando ero ragazzo per mangiarli bastava il motorino. Ma se fossi stato anziano quando invece ero ragazzo, senza Internet, sarei andato a dare il pane secco ai piccioni. Il Bambi dice che il calcio è bellissimo malgrado abbiano decretato Massimiliano Allegri miglior allenatore non si sa di  quale mese, perché ci ha comunque portato quello stereotipo vivente di Toninho Cerezo. Figlio di un circense, nostalgico della sua terra, che arrivava agli allenamenti con il telo da mare. Ieri ho incrociato il Paini in via dei Serragli, mi ha detto che per l’ultimo dell’anno i suoi due levrieri afgani coi botti si sono sentiti a casa. Da ragazzi ricordo che mise l’erba al posto dell’incenso quando faceva il chierichetto nella chiesa di Serumido. Poi ho sognato di essere a Rischiatutto e che Mike mi faceva sentire un audio, la domanda: “in che regione siamo?”. Così confermavo di sentire bene e partiva l’audio: c’è una partita di calcio in tv, sento la telecronaca, sento anche qualcosa di familiare, di casa. Avevo dei dubbi, subito fugati nemmeno troppo lievemente, sotto la telecronaca: “oh arbitroooo, i’ pallone è quello tondoooo, brodo!”. Ma anche il Fihalhohi Island Resort alle Maldive mi ricorda qualcosa di casa. Al povero Sarri che sarà sembrato un anno difficile ricordiamo che è solo la prima settimana di gennaio. 

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