Alla fine la partita ci ha detto che non siamo nella merla fino al collo. Ma su quel fine ci dovremo ritornare purtroppo, perché adesso chi glielo dice a me cosa è successo alla fine? O magari saltiamo da una sconfitta a una vittoria mancata per non diventare farina di grilli. E se tutti avessimo il dono della sintesi, tipo squadra incapace di dare gioie, i poeti non esisterebbero. Le prime parole del Bambi dopo la partita. Così gli ho chiesto cosa gli avessero fatto i poeti. Si sfondano di tristezza è stata la sua risposta. Abbiamo discusso se mettere al bando la poesia, o la tristezza. Poi abbiamo deciso di mettere al bando la tristezza della domenica Viola. Il gol sbagliato da Milenkovic, dopo una buona partita della Fiorentina che meritava la vittoria è la tipica situazione che inchioda il tifoso Viola al suo triste destino. O si perde e ci si incazza o non si vince e ci si incazza. Oppure come ho letto sul blog ci si accontenta di non aver perso perché siamo assuefatti al peggio, noi che per mettere a frutto la nostra passione abbiamo investito sui fondi del barile. A me non succede purtroppo, perché se non avessimo divorato quell’occasione finale potevamo andare a letto con una gioia, anche se una tantum, senza rammarichi, e invece no. Così, adesso potreste incontrare quella che vi piaceva tanto al liceo però non vi considerava neanche di striscio, e ora segnata dalla delusione di una partita nella quale la vittoria è stata buttata via all’ultimo istante, per un niente, vi dice che gli piacevate. Non credetele come avete fatto con Rocco. Ditele che il pareggio vi soddisfa, e godetevi il sapore della rivincita.
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