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giovedì 5 gennaio 2023

Grazie Petagna


Alla fine il pareggio mi è sembrato come mettere una lattina all’orecchio e sentire il rumore dei rutti. Mentre la formazione ci ha detto che Nico Gonzalez è più cagionevole di un vigile urbano a Roma a Capodanno. Aspettavo questo ritorno al calcio per capire il mio livello di coinvolgimento, quali sensazioni, risveglio o calo del desiderio, alla fine ha prevalso la nostalgia delle pizze a 5 euro, anziché quelle gourmet con impasto di farine estinte, lievitazione millenaria, cottura in legno di una delle porte della città, con pomodori bio coltivati sulla Cupola del Brunelleschi, olio degli olivi del Golgota e basilico destrutturato e nebulizzato in atomi. Visto Ikoné mi verrebbe da chiedere se siamo sicuri che sia inverno. A tutte le unità, a tutte le unità: questa non è stata un'esercitazione, questi sono punti buttati via veri. E se nulla succede per caso, perché poi finisce tutto a puttane? Mentre se proprio volessi sapere qualcosa di tattico vi chiederei che mestiere fanno i ciclisti. Il terrore è passato da quando da ragazzi temevano di trovare il nostro babbo dentro il cinema porno, a oggi con una squadra per certi tratti in balia del Monza. Non ho voglia di aggiungere niente di più per non risultare volgare, poi che dire ancora se tutto ha origine da uno dei ricordi più nitidi della mia infanzia, che è una bufala. Ci hanno detto che “chi meno consuma meno paga”, oggi potrebbero aggiungere “chi segna un gol va in vantaggio fino a quando non subisce il pareggio”. Alla fine scrivere dopo partite del genere mi costringerà a portare il T9 dal logopedista.

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