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domenica 8 marzo 2020

Una vincolante storia d'amore


Non posso fare molto se non consigliarvi qualche vino che non sia sempre il solito, che già ci sono le mogli di una vita, la casa al mare, la spesa il sabato. Il Franchi. Se proprio non siamo capaci di usare l’autoironia, bisogna cercare di non diffondere il panico come fanno alcuni giornali, e cerchiamo di evitare le fake news che girano sul web o al bar. Poi già che siamo a cercare di evitare, adoperiamoci anche per non prendere gol a Udine, ma questa è un’altra storia. Un albanese che nel ‘97 camminava a Tirana in mezzo alle acque fognarie che sgorgavano dappertutto causando il colera, i carri armati in piazza, e i colpi dei Kalashnikov in sottofondo, ci dice “ciò che non uccide rende più forti”. Uscito da quella situazione con il sistema immunitario rafforzato, non nei confronti di altre malattie, ma delle paure. Loro non avevano nemmeno un governo a sfornare decreti ogni due giorni. Insomma, proviamo a vivere senza Amuchina come Ponzio Pilato. Per quanto mi riguarda scrivo editoriali consapevole che il Decameron è stato scritto durante la peste. Pensiamo che se anche i dinosauri fossero rimasti in casa non sarebbero morti. Kurt invece no, lui viaggia e arriva insieme ai Nirvana a Palazzo Medici Riccardi per una mostra fotografica. Poi c’è sempre la fiducia che ci regala Renzi quando ci invita a stare sereni, contagiosa. Oggi che la sanità è in difficoltà dovremmo avere più chiaro l’importanza di pagare tutti le tasse. Avrò anche più tempo stamani per ponderare la giusta scelta del vino tra un Frappato e un Nero d’Avola. Alla terapia intensiva e all'insufficienza respiratoria, da casa, proviamo a rispondere con una vincolante storia d’amore tra l’ora d’aria e l’asfissia erotica.

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