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martedì 17 marzo 2020

Il momento della rivincita


Il Paese sta lottando per escludere dalle varie opzioni di flash mob quella del requiem di Mozart. Lottiamo insomma per tornare alla nostra folle e meravigliosa normalità. Il rumore di sottofondo del traffico è stato sostituito dall’abbaiare dei cani, e per passare il tempo, oltre libri e televisione, segnalo che pulire il frigo impegna una buona mezza giornata. E c’è ormai più bisogno di buone notizie che di passera. Chissà se appena possibile faranno la Barbie con la mascherina, nel frattempo il Bambi esprime tutto il suo pessimismo facendo scorta di ciabatte. C’è sempre stato il cattivone, quello che quando eravamo piccoli mirava al pallone oggi vorrebbe bucarci il balcone. A questo proposito rimpiango i tempi della Beatrice quando dicendo “balcone” pensavo alle sue poppe grosse. Ho paura che alla fine della quarantena il Bambi possa ritrovarsi ad avere capelli messi peggio di Boris Johnson, poi gli si sono inumiditi gli occhi nel guardare le file ai coffee shop di Amsterdam. Con il sarcasmo amaro che lo contraddistingue in questa quarantena, guardando il bollettino della Protezione Civile, dopo i numeri snocciolati dal capo del Dipartimento Borrelli, ha indicato quel luogo come “il centro di gravità permanente”. E dopo anni di uso improprio è arrivato il momento della rivincita per cyclette e tapis roulant, come appendiabiti andrà trovato altro. Insomma oggi non andrò a mangiare il panino col lampredotto, ho deciso di salvare il mondo.

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