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mercoledì 18 marzo 2020

Sentori mai sentiti


Se negli Usa la corsa è alle armi, in Germania alla carta igienica, mentre in Italia alla pasta, non ne usciamo poi così male. Malgrado le penne lisce. E intanto anche i quadri di Hopper si svuotano. Trasformazioni epocali si dirà, amici del Bambi che prima si facevano di tutto e che adesso fanno corsi online per fare il pane. Non solo sentori di frutta a bacca rossa con interessanti sfumature di pepe nero e cenere tipici del Nerello Mascalese, con la mascherina anche il profumo della primavera avrà sentori mai sentiti. Dovrebbero pensare di inserire tra i programmi anche quello che danno al balcone. Intanto il sole insiste come a far capire al virus chi è il più forte. Probabilmente usciremo da questa quarantena con un picco percentuale mai visto di persone che sanno fare le torte. Quarantena anche di certe parole tipo “Fiorentina”, non solo, ormai mi porto l’autocertificazione anche per andare in terrazza. E poi non ho capito se domenica ci sarà il picco o l’impicco. Oggi che non è più nemmeno un complimento sponsorizzare qualcuno sottolineando che è il migliore sulla piazza considerando che è vuota. Speriamo di poter tornare a Capalbio questa estate perché il rischio è quello che invece degli ombrelloni possano affittare solo i balconi dove batte il sole. Altro rischio sarà quello di riabituarsi a guardare quando attraversiamo perché ci saranno di nuovo le macchine. Oggi quei pochi che guidano sono coperti come piloti di Formula Uno. E se ad ammazzare il tempo ci pensasse il Covid-19?

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