.

.

venerdì 21 febbraio 2020

La giornata che non è la giornata di qualcosa


Il Bambi si è accordato con la compagna, alla prima occasione che non sarà la giornata di qualcosa si riposeranno andando alle terme di Rapolano. Io invece mi sono dedicato al nuovo album di Pat Metheny e comprato una bottiglia di Etna Rosso, 100% Nerello Mascalese (Graci). Tutto questo non pensando mai alla Fiorentina. Mentre per ricordare Eco scrivo "qual è" senza apostrofo. E’ stato il primo giovedì un po’ meno grasso da quando se ne sono andati Veretout ed Eysseric. Considerazione a margine di una giornata che è stata ancora la giornata di qualcosa, credere a una vittoria del Milan a Firenze con un tale ceppicone in panchina equivale a credere che la Bellucci usa la Nivea. Nella giornata che è stata come sempre la giornata di qualcosa ho trovato la foto più appropriata per quando invece sarà la giornata dell'orrore. Sempre per non parlare di Fiorentina dovete pensare che ogni mattina, un uomo adulto, maturo come me si ritrova a fare una scelta di vita; galletta di grano saraceno con marmellata di arance dell’azienda agricola San Benedetto, di susine di Montepulciano, oppure con la crema di mandorle pelate. Tra passato e futuro, per tornare ai tempi del Neolitico e adeguarsi al calcio di Beppe, dovrei cominciare a fare l’editoriale usando le emoticons invece delle parole. Come si faceva nelle caverne con l’arte rupestre.

Nessun commento:

Posta un commento