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sabato 17 marzo 2018

Una cosa stranissima



Forse il peggio è passato perché stamani mi sono specchiato e ho visto una cosa stranissima: un sorriso. Adesso ci vorrebbe il sole anche se la Rita sostiene che moltiplica lo sporco in casa, per la compagna del Bambi moltiplica le sopracciglia e i baffetti, e più trasversalmente moltiplica le bollicine sottopelle. A forza di vedere programmi di cucina mi viene da pensare addirittura che quanto successo non è brutto ma solo impiattato male. Più ci allontaniamo dal dolore e forse anche i treni finiranno per attenderci. Intanto il sole non c’è e sembra Blade Runner. In questo periodo di stanca vi esorto a differenziare gli interessi, non avete voglia di parlare di calcio? Cucinate. Anche la Chiabotto ha confessato che un uomo per conquistarla deve saper cucinare. Prima della tragedia Astori bastava farle ridere, oggi cucinare, il problema verrà quando dovremo anche marcare Messi. Fregatevene se vi puzzano le mani di cipolla. Fregatevene se dovrete vivere nascondendo la verità, certe volte le bugie sono necessarie per andare avanti. Quindi assaggiate tutto ciò che cucinate anche se ingrassate, non farete la prova costume, deciderete di non vedere, di non sapere e di non capire perché vorrete vivere nella menzogna. La malinconia si combatte con il soffritto. Anche Tombolini e Amoruso partecipano a Celebrity MasterChef, dopo il calcio c’è vita. Meglio Udinese-Sassuolo alle 18:00 o impastare la pizza alle 19:00? “Come ti Cracco la passione” sarà il mio prossimo editoriale, ma se neanche con la cucina riuscirete a ritrovare uno straccio di verve, prima di cedere all’apatia non fatevi vedere da lei che girate in casa come zombie, fingetevi morti. E se vi suona un tizio vestito di giallo e blu non aprite, state aspettando un pacco, non un tifoso dell’Hellas. I tempi in cucina sono importanti, e quando bolle ricordatevi di buttare la pasta.

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