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martedì 6 marzo 2018

Caro Davide non ti preoccupare



Sono un po’ preoccupato per il direttore del Museo Egizio, comunque meglio preoccupato che parlare di calcio. Non ancora. Con questi risultati elettorali non si capisce come abbiano fatto a vincere Sanremo Ermal Meta e Fabrizio Moro che cantavano contro l’odio e la violenza. Renzi non andrà a produrre del vino in Africa solo perché ha vinto “la forma dell’acqua”. Intanto imposta la sveglia delle dimissioni e si capisce che legge il blog perché anche io dico che non scrivo più ma continuo a farlo. D’Alema vince come miglior attore non protagonista. Se almeno con quei bollini antifrode avessimo potuto prendere un frullatore a immersione avrei fatto contenta la Rita. Si dice che i veri vincitori di questa tornata elettorale siano le agenzie di viaggio. Poi improvvisamente ho pensato a Elisa Isoardi first lady, e al mondo che senza male non funziona. E ancora addolorato spero nell’inesperienza del segno d’interpunzione al quale riconosciamo di essere la più lunga pausa esistente, ma in quanto tale poi finisce e si ricomincia. Caro Davide non ti preoccupare, emerge l’ingenuità del punto che metto sempre alla fine di ogni editoriale, che pensa di aver concluso la storia.

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