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martedì 27 marzo 2018

Divisioni


Anche nel caso di Esposito raccontato dalla Leosini nell’ultima puntata di Storie Maledette, il fioraio è sempre la figura chiave. E se incrociamo questa storia con la precedente emerge come la moldava scrivesse meglio in italiano di quanto non facesse l’intera famiglia Misseri. A me piacerebbe che Pioli facesse come Zuckerberg e comprasse una pagina dei quotidiani per chiedere scusa ai tifosi Viola quando la barriera non viene predisposta nella maniera corretta. Ricordo la mamma della Beatrice dalle poppe grosse che la metteva in guardia dagli uomini “vogliono sempre la stessa cosa”, e aveva ragione, vogliamo la tranquillità durante la partita, così per colpa della megera mi lasciò quando andai a vedere la Fiorentina contro l’Anderlecht in coppa Uefa. Ieri nella semifinale del Viareggio con la Juve è emerso che non c’è nessun giocatore pronto per la prima squadra (la finale sarà con l’Inter), so che ci divideremo su questo, del resto il calcio divide, il cinema divide, la politica divide, la vita divide. Non a caso nel ‘70 in Italia è stato introdotto il divorzio. L’Arno divide. Guelfi e Ghibellini. Il fritto è la cosa migliore del mondo, lui sì che è capace di unire veramente tutti: carnivori, vegetariani e vegani, e lo fa con il patrocinio di chi ha una struttura a quattro anelli rigidi, che non è l’Audi ma il colesterolo. Le olive ascolane piacciono anche a chi odia i Della Valle. Se poi prendiamo la zucca e friggiamo i fiori vedremo che ancora una volta ritorna il fioraio come figura chiave.

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